Genova e le sue chiese

Durata: metà giornata/giornata intera

chiese di Genova Basilica della Santissima Annunziata del Vastato

Le chiese di Genova: la “Superba” storicamente ha un rapporto molto forte con la fede cristiana. Per questo motivo, oltre che ai palazzi, a Genova si conta un numero molto alto di chiese e di confraternite (aggregazioni popolari di base religiosa che aveva come primo scopo il mutuo soccorso). Questo itinerario tematico si prefigge lo scopo di farvi ammirare la bellezza architettonica di queste chiese e le ricchezze artistiche e spirituali in esse contenute. Le tappe più significative di questo percorso si snodano a partire dalla grandiosità di chiese come la Cattedrale di San Lorenzo, la Chiesa del Gesù e della Santissima Annunziata del Vastato, non tralasciando piccoli gioielli come la Chiesa di San Pietro in Banchi.

Santa Maria di Castello è situata su un’altura del centro storico, dove sorse il primo nucleo di Genova. È tra le chiese più antiche della città: se ne hanno notizie dal VII secolo; la costruzione attuale risale al secolo XI. L’interno, a tre navate coperte a capriate, è caratterizzato dalle due file di colonne in granito rosso di origine romana. Nel 1442 il tempio fu affidato ai frati domenicani, i quali crearono l’attuale complesso conventuale, che conserva al suo interno importanti opere d’arte, tra cui l’affresco dell’Annunciazione di Giusto d’Alemagna.

A pochi passi dal Palazzo Ducale e da Piazza De Ferrari si trova la chiesa di San Matteo, che si affaccia sulla piccola piazza omonima, in uno scenario della Genova medioevale perfettamente conservato.
L’edificio venne edificato nel XII secolo come cappella gentilizia della famiglia Doria. La facciata a fasce in marmo bianco e nero conserva l’originario aspetto del Duecento, mentre l’interno a tre navate subì una radicale trasformazione nel XVI secolo. Nella cripta è conservato il corpo di Andrea Doria. Alla sinistra dell’edificio si trova il chiostro trecentesco di forma quadrangolare, caratterizzato da colonnine binate.