CAMOGLI E SAN FRUTTUOSO

A circa una ventina di chilometri da Genova, nello splendido anfiteatro del Golfo Paradiso, si trova Camogli, conosciuta come «la Città dei Mille Bianchi Velieri» per la sua straordinaria tradizione marinara. Nel passato la flotta camoglina era molto numerosa, e le sue navi erano noleggiate anche dal re di Francia.


Il borgo è caratterizzato dalle alte case, appoggiate l’una all’altra e dipinte con colori caldi che si riflettono nell’azzurro delle acque del porticciolo, dove sono all’ancora barche, pescherecci e gozzi. L’uso di diversi colori così vivaci permetteva ai marinai di distinguere più facilmente la propria abitazione dalle altre anche al largo.
Il clima sempre gradevole offre splendide passeggiate lungo il rinomato lungomare pedonale, da dove si possono ammirare tramonti indimenticabili mentre si viene cullati dal rumore delle onde.
Percorrendo i vicoli del centro storico, fra negozi di souvenir e botteghe artigiane, si scopre l’atmosfera autentica e piacevole di Camogli: il profumo di pesce fresco appena cucinato, l’odore di focaccia e di pane appena sfornati, l’aroma dei camogliesi, i tipici dolci ripieni di crema dai diversi gusti.
Nel XII secolo fu eretto a difesa di Camogli il castello fortezza della Dragonara o Castel Dragone, distrutto e ricostruito più volte nel corso dei secoli. Oggi il fortilizio è sede di mostre ed eventi culturali.

Dalle alture del borgo si dipanano numerosi sentieri panoramici che attraversano tutto il Monte di Portofino.

Da Camogli partono molti battelli che costeggiano il Promontorio di Portofino, permettendo così di ammirare la splendida macchia mediterranea per poi sbarcare nel minuscolo borgo di pescatori stretto attorno all’Abbazia di San Fruttuoso di Capodimonte.

Visita di Camogli e San Fruttuoso con Andrea Canepa guida turistica per Genova e la Liguria

La fondazione del cenobio in questa baia incantata risalirebbe agli inizi dell’VIII secolo, quando da Tarragona vi furono portate le reliquie di san Fruttuoso. Nel X secolo, dopo la distruzione ad opera dei predoni saraceni, avvenne la ricostruzione del complesso monastico grazie ai benedettini. Nei secoli successivi le sorti di San Fruttuoso si intrecciarono con quelle della famiglia Doria che ottenne il privilegio di sepoltura nell’abbazia. Nel Cinquecento, l’ammiraglio Andrea Doria fece costruire la torre, che tuttora sovrasta il cenobio, per difendere il borgo dalle incursioni barbaresche.

Camogli e San Fruttuoso sono due borghi che vi affascineranno e vi conquisteranno!